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Fisco e Tasse

2023-05-11

Split payment: in arrivo ulteriore proroga al 30 giugno 2026

Con un avviso MEF del 9 maggio, si informa del fatto che, in vista dell’attuazione della riforma fiscale, in cui è prevista una revisione organica del sistema, è in arrivo il via libera degli organismi Ue al rinnovo dell’autorizzazione ad applicare lo split payment (scissione dei pagamenti) dell’IVA, in scadenza il 30 giugno 2023.
Ricordiamo che il meccanismo dello split payment, già autorizzato con decisione di esecuzione 2017/784 del Consiglio Ue e successivamente modificata con decisione di esecuzione 2020/1105 del Consiglio Ue, si applica:

  • alle operazioni effettuate nei confronti delle pubbliche amministrazioni
  • nonché degli enti pubblici economici e delle fondazioni, delle società controllate o partecipate da pubbliche amministrazioni
  • o da enti e fondazioni e nei confronti di società quotate inserite nell'indice FTSE MIB della Borsa italiana.

Con l’autorizzazione lo split payment continuerà pertanto ad applicarsi senza soluzione di continuità e, almeno nella prima fase, nei confronti dei medesimi soggetti oggi interessati dalla misura.

Split payment: riepilogo delle proroghe

Ricordiamo che, con la proposta di Decisione COM(2020) 242 final del 22 giugno 2020 il Consiglio UE si dava conferma della proroga del regime speciale dello split payment, in scadenza il 30 giugno 2020, fino al 30 giugno 2023.

Scadeva il 30 giugno 2020 l’autorizzazione concessa dalla UE, che consente all’Italia di applicare una misura speciale, in deroga al regime ordinario dell’IVA, nota come split payment - scissione dei pagamenti – ex articolo 17-ter del D.P.R. 633/1972.

Trattasi di una misura “in deroga”, introdotta per contrastare l’evasione fiscale nel nostro paese, avente ad oggetto l’IVA, un’imposta armonizzata a livello comunitario, la cui applicazione necessita di apposito benestare comunitario - Decisione di esecuzione (UE) 2017/784 del Consiglio del 25 aprile 2017 - con decorrenza dal 1° luglio 2017 al 30 giugno 2020.

Si ricorda che il Consiglio UE, deliberando all'unanimità su proposta della Commissione, può autorizzare ogni Stato membro a introdurre misure speciali di deroga alle disposizioni della Direttiva 2006/112/CE, allo scopo di semplificare la riscossione dell'imposta o di evitare talune evasioni o elusioni fiscali.

La scissione dei pagamenti: sintesi

Le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate nei confronti di pubbliche amministrazioni (PA), delle società controllate da pubbliche amministrazioni centrali e locali (ai sensi dell’articolo 2359 del codice civile) e delle società quotate in borsa incluse nell’indice FTSE MIB sono soggette ad un particolare regime IVA che prevede quanto segue:

  • chi emette la fattura (fornitore/prestatore della PA) espone (e non addebita) l’imposta, riportando la dicitura “scissione dei pagamenti”,
  • chi riceve la fattura (cessionario/committente) effettua il versamento dell’IVA in apposito conto dell’Amministrazione fiscale.

Split payment: in arrivo ulteriore proroga oltre il 30 giugno 2023

Facciamo un riepilogo delle proroghe.

Il 27 marzo 2020 l'Italia ha richiesto alla Commissione UE di prorogare l'ambito di applicazione dell'autorizzazione in argomento, con le stesse condizioni previste dalla citata decisione di esecuzione (UE) 2017/784 del Consiglio; in altri termini, si richiedeva una nuova deroga agli articoli 206 e 226 della direttiva IVA, mantenendo in vigore la scissione dei pagamenti.

In conformità all'articolo 395, paragrafo 2, della direttiva IVA la Commissione UE:

  • in data 5 maggio 2020, ha informato gli altri Stati membri della richiesta presentata dalla Repubblica italiana ed in seguito,
  • con lettera del 6 maggio 2020, ha comunicato alla Repubblica italiana che disponeva di tutte le informazioni necessarie all'esame della richiesta.

Con la proposta di Decisione di esecuzione (UE) COM (2020) 242 final del 22 giugno 2020 il Consiglio UE conferma di voler accettare la richiesta dell’Italia, prorogando l’applicazione dello split payment fino al 30 giugno 2023.

Il mef con il comunicato di cui si tratta annuncia l'ulteriore proroga successiva alla scadenza del 30 giugno prossimo

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