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Fisco e Tasse

2024-02-27

Milleproroghe 2024: la legge di conversione attesa in GU

Il testo della legge di conversione del Decreto Milleproroghe (Decreto n 215 del 30.12 pubblicato in GU n 303 del 30 dicembre 2023) è atteso in Gazzetta Ufficiale.

Sono stati numerosi gli emendamenti al testo originario con proroghe inattese come quella della Rottamazione quater o quella del Ravvedimento speciale. 

Vediamo un riepilogo delle principale novità della conversione in legge.

Decreto Milleproroghe 2024: le proroghe più rilevanti

Tra le novità approvate, per cui si attende la norma definitiva in GU, vi sono:

  • la proroga della Rottamazione quater con la possibilità per chi non ha provveduto a pagare le prime tre rate della dilazione, di provvedere entro il 15 marzo,
  • la proroga al 31 dicembre 2024 del bonus acquisto casa under 36, con la condizione che il preliminare sia stato firmato entro il 31.12.2023,
  • la proroga del Ravvedimento speciale per le dichiarazioni dei redditi validamente presentate al 31 dicembre 2022,
  • lo slittamento della esenzione IVA per gli ETS al 1 gennaio 2025,
  • l'esenzione Irpef per gli agricoltori,
  • la proroga per le assemblee da remoto al 30 aprile, 
  • si estende fino al 31 dicembre 2024 il diritto dell’impresa debitrice di sostituire, ai fini dell’accesso alla composizione negoziata della crisi, le certificazioni dei debiti tributari e contributivi, con autodichiarazioni del debitore precedentemente previsto solo sino al 31 dicembre 2023,
  • slitta al 2025, con ulteriore proroge, l'obbligo di SdI per le prestazioni sanitarie,
  • e per il lavoro sportivo, si segnala:

In attesa del testo definitivo ricordiamo il contenuto del DL n 125/2023 come approvato in dicembre.

Decreto Milleproroghe 2024: cosa contiene

Al fine di garantire la continuità dell’azione amministrativa e di adottare misure organizzative essenziali per l’efficienza e l’efficacia dell’azione delle pubbliche amministrazioni, il testo prevede la proroga di termini di prossima scadenza, in diversi ambiti.

Economia e Finanza

Anche per il 2024 divieto di fatturazione elettronica per i soggetti IVA che effettuano prestazioni o cessioni sanitarie nei confronti di consumatori finali persone fisiche (non soggetti IVA),

Prorogati di un anno i termini per la notifica degli atti di recupero in scadenza tra il 31 dicembre 2023 e il 30 giugno 2024,

Fino al 31 dicembre 2024, si consente a determinate società cooperative che concedono finanziamenti ai propri soci, di continuare a svolgere la propria attività senza il rispetto dei prescritti obblighi di iscrizione nell’albo degli intermediari finanziari, qualora sussistano determinate condizioni.

Giustizia

Si differisce al 31 dicembre 2024 l’efficacia delle disposizioni in base alle quali possono concorrere all’attribuzione degli incarichi direttivi e semidirettivi soltanto i magistrati che hanno partecipato all’apposito corso di formazione. Prevede che qualora il periodo massimo di permanenza dei magistrati presso lo stesso ufficio giudiziario con le medesime funzioni o nella stessa posizione tabellare o nel medesimo gruppo di lavoro scada prima del 31 dicembre 2024, sia prorogato fino a tale data.

Si proroga al 17 ottobre 2024 la data sino alla quale si può continuare a delegare ai giudici onorari l’ascolto dei minori.

Si differisce al mese di ottobre le elezioni dei membri non di diritto dei componenti del consiglio giudiziario e del consiglio direttivo della Corte di cassazione.

In materia di impugnazioni, si proroga al 30 giugno 2024 l’efficacia del regime precedente alle modifiche apportate con la riforma “Cartabia” (d.lgs. n. 150/2022).

Agricoltura, sovranità alimentare e foreste

Si proroga fino al 31 dicembre 2024 il sistema che prevede, in caso di erogazione di aiuti, benefici e contributi finanziari a carico delle risorse pubbliche rispetto ai quali sia prevista l’erogazione a titolo di anticipo e di saldo, che le amministrazioni competenti possano rinviare al momento dell’erogazione del saldo l’esecuzione dei controlli in materia di regolarità contributiva (DURC) e in materia di inadempienza rispetto all’obbligo di versamento derivante dalla notifica di una o più cartelle di pagamento da parte dell’Agenzia delle Entrate. In tale caso il pagamento in anticipo è sottoposto a clausola risolutiva e quindi al recupero dei benefici erogati.

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